lunedì 9 novembre 2009

La trilogia di Alex



Alex Infascelli è un regista quarantenne famoso per aver diretto molti videoclip, vari cortometraggi e tre bei film.
Almost Blue, del 2000, tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Lucarelli, è un bel giallo italiano, con attori credibili e una solida sceneggiatura, anche se abbastanza lineare e scontata nella sua evoluzione. Ma il grande cinema americano, con i suoi geniali serial killers, finalmente non è più così lontano.
Il siero della vanità, del 2004, ispirato all'omonimo giallo di Niccolò Ammaniti, nonostante le ottime interpretazioni di Margherita Buy e Valerio Mastandrea scade un poco nel finale, troppo sopra le righe e pesantemente moralista. Ma il lavoro regge.
Ma è su H2Odio del 2006 che io mi vorrei concentrare. Angosciante, crudo, allucinato. Quattro amiche (quattro?), un isola deserta e una dieta a base di sola acqua. Da paura. Consigliato e non facilmente dimenticabile. E in questo caso nessuna preoccupazione di stare sempre un passo indietro rispetto agli americani.
T.

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