mercoledì 20 maggio 2009

A lezione dagli Italiani. Parte 1

Finita la quinta stagione di Lost, ribadendo la caduta (leggera, niente panico) di qualita` rispetto alle prime tre, mi capita di pensare alle serie tv nostrane, riconoscibili in pochi secondi per l'imbarazzo e il disagio che creano nel vederle. Purtroppo, e lo dico sinceramente.
Per quanto riguarda i lungometraggi, la situazione e` simile ma non cosi` tragica. Ci sono e, soprattutto, ci sono stati film italiani che non hanno nulla da invidiare ai migliori copioni europei ed americani, anzi sono stati dei veri punti di riferimento per l'intera Storia del Cinema.
Tutto cio` per dirvi che volevo iniziare, con questo post, a segnalarvi bei film italiani, la maggior parte non proprio recenti, che, secondo me, vale sempre la pena vedere e rivedere.
In fondo anche gli italiani, se vogliono, le cose le sanno fare bene.

Il primo film e` del 1950 ed e` il primo lungometraggio diretto da Michelangelo Antonioni. Si intitola Cronaca di un amore e ha come protagonisti due attori fantastici, Massimo Girotti (che di film, nella sua carriera, ne ha fatti veramente tanti, da Ossessione di Luchino Visconti a Caccia tragica di Giuseppe De Santis, da Senso sempre di Luchino Visconti a Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, solo per citarne alcuni) e la bellissima Lucia Bosè (Miss Italia nel 1947, anche lei di film ne ha girati veramente tanti ma vorrei qui ricordarla come madre del cantante Miguel Bosé).
Un vero film noir italiano, che ha anche il vantaggio di mostrare una Milano, di quasi 60 anni fa, in tutta la sua bellezza, che mantiene alta l'attenzione e la curiosita`, grazie soprattutto ai dialoghi fra i due protagonisti. Film che, a differenza di altri lavori di Antonioni, non risulta essere troppo pesante o eccessivamente lento. Provare per credere!




Il secondo film che vi consiglio e` del 1962, Il sorpasso di Dino Risi, con il grande Vittorio Gassman e l'ottimo Jean-Louis Trintignant (apprezzato anche in Un uomo, una donna di Claude Lelouch e in Z - L'orgia del potere di Costa Gravas, per esempio).
Un viaggio in auto, sempre piu` veloce, attraverso l'Italia del benessere e del boom economico, per crescere, conoscersi ed, infine, purtroppo perdersi.
Un film ancora attuale sotto molti aspetti, un finale indimenticabile, un ritmo incalzante e scene degne della migliore "commedia all'italiana".
Se vi sembra poco.
T.

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